mercoledì 14 maggio 2025

Roofing Carpenter 4 fun

Ul Teciat da Vaii 

Da pensionato mi diletto di cose particolari come la liuteria (Liutist for Fun) o la sartoria (T4F Taylor 4 Fun) e in questi giorni ho sperimentato una nuova pista: la riparazione di un tetto. Ma la nuova performance non si tradurrà in un nuovo filone di attività "Roofing Carpenter 4 Fun" perché a volte bisogna arrendersi e accettare che, ad esempio, a quasi 76 anni con acciacchi alle gambe e non solo, stare su un tetto in equilibrio e in posizioni da contorsionista non va bene. Quindi mi fermo a questa prima esperienza comunque interessante.
Tutto è cominciato con un risveglio particolare con gocce d'acqua sulla faccia e sul cuscino: il tetto perdeva e l'acqua passava due piani facendo danni.
Nell'armadio a muro della foto ad esempio, c'erano classificatori di documenti vari che abbiamo dovuto asciugare con esito non proprio corrispondente allo stato originale. È venuto a vedere la situazione del tetto un vero "teciat" che ha trovato la causa e fatta la diagnosi. Le faine o altri animali simili lasciano  escrementi corrosivi che riducono piano piano una lastra di rame in un colabrodo.

Dopo qualche tentativo di riparazione più o meno provvisoria con mastice, e dopo aver inutilmente ripitturato tutto, dopo la seconda inondazione, abbiamo messo del nastro adesivo sui probabili buchi e abbiamo aspettato un responso assicurativo. 

Il tetto in questione però non era il nostro ma quello dei vicini che vengono solo raramente in vacanza. Quando la loro assicurazione ha detto che non avrebbe pagato i danni sollevando dubbi su chi fosse il proprietario del tetto ci siamo incontrati coi nostri compagni di disavventura. E dopo aver visto da casa loro, bevendo un bianco, il loro tetto da sotto, ci siamo resi conto che il loro tetto alla fine era anche nostro visto che finiva sopra al nostro muro di casa. Insomma ci siamo accordati, vista la stranezza della costruzione antica e rustica, di pagare metà per uno il lavoro di riparazione. Due preventivi sui 6'500Fr per cambiare completamente la striscia di 3.5m di rame.
La cosa però non mi convinceva e ho avuto un'idea: la resina e la lana di vetro con cui si costruiscono le barche ma anche la carozzeria del mio Trike, potrebbe creare uno strato di rinforzo della striscia originale di rame indebolita e bucherellata dagli escrementi dei felini.
Con 80 euro su Amazon ho ordinato 5 litri di resina, 5m quadri di lana di lana di vetro e accessori. 
Non ho mai costruito barche e tantomeno stando su un tetto, ma leggendo un po' di istruzioni mi sono lanciato nell'avventura.
La prima fase è stata quella di togliere le tegole in basso, ripulire e dare un primo strato di resina. Poi tagliata e messa la striscia di lana di vetro, altro strato di resina.

A questo punto il tempo si è guastato e una leggera pioggerellina mi ha costretto a smettere. Non prevedevo però il nubifragio notturno che, avendo spostato le tegole, ha generato la terza inondazione con risveglio traumatico con acqua in faccia, quindi pentole e secchi per limitare i danni, svuotamento e tentativi di asciugare. Mi sono anche saltate le valvole del secondo piano anche se il giorno dopo ho trovato il guasto che non c'entrava con l'inondazione. Una notte movimentata insomma.
La mattina dopo era nuovamente bel tempo e sono passato alla seconda fase. Un altro strato di resina, uno di lana di vetro e abbondante strato finale di resina.

Rimettere le tegole a posto è stato una sorta di incubo. La posizione scomodissima e il fatto che le tegole si incastrano bene se le metti a partire dal basso e striscia dopo striscia vai verso l'alto, ma se sei al contrario alla prima striscia in basso con tutte le altre sopra in posizione, non è uno scherzo. Soprattutto non avendo nessuna esperienza.

Ora aspetto un bel temporale per vedere se tutto funziona. In questo caso potremo dire che con 80 euro abbiamo risolto un guaio che la concorrenza dei techat locali ci avrebbe fatturato 6'500Fr.

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