70 anni di un’amica
A 70 anni se hai
vissuto con intensità i rapporti con quelli che hanno attraversato il tuo
cammino, puoi avere amici da mezzo secolo. Un’amica ha voluto festeggiare
questo traguardo con quelli che più da vicino hanno condiviso un pezzo di
strada. Ci ha riuniti quindi, un gruppo ristretto, in un luogo austero carico
di storia per una cena.
A un certo punto della
serata ha preso la parola, hanno spento la musica di fondo, e ha fatto il giro
di tutti i convitati indirizzando a ciascuno un pensiero a partire dalla storia
di amicizia, con aneddoti, e molte considerazioni su ciò che ha caratterizzato
la relazione con ciascuno. Ne è risultata una carellata di approfondimenti sul
tema dell’amicizia e dell’amore, come se ci fosse un canovaccio per una lezione.
Ma ricucendo i ricordi e in particolare sottolineando gli elementi più
caratteristici di ogni relazione ne è risultato un percorso di una vita
attraverso gli incontri con quegli amici di lunga data.
Indubbiamente la
sensibilità e l’attenzione di questa persona che si è raccontata attraverso il
suo sguardo sulle persone diventate suoi amici, sul fratello e sul marito, sono stati gli
elementi determinanti di quel momento particolarmente bello, commovente e gratificante, ma
credo che in quella scelta di una modalità particolare per comunicarci il suo
affetto abbia giocato anche una pedagogia di vita che permette di cogliere i
dettagli che a molti sfuggirebbero.
Credo si possa dire
che in quella mezz’ora ci fossero gli elementi di riflessione per un
approfondimento della questione nodale dell’alterità. La saggezza che volente o
nolente ti ritrovi sulle spalle a 70 anni se hai saputo raccogliere gli input
per capire il significato dell’alterità, probabilmente ti ha fatto fare anche qualche
passo per rispondere agli altri quesiti fondamentali dell’esistenza: da dove
vengo, chi sono, dove vado.
Mi colpisce sempre partecipare a occasioni dove sento la forza di un pensiero sano che è sempre vincente nonostante sia statisticamente minoritario. Come in uno scenario di un film scritto bene, il pensiero sano si accompagna con una sorta di armonia che esprime la bellezza del creato, della realtà che ci circonda.
Bellezza anche
nella sofferenza quando si riesce a cogliere l’essenziale, ciò che è davvero
essenziale. Un’amica che non ha potuto venire perché molto ammalata ha
partecipato un po’ in remoto e mi sembrava perfettamente integrata in quel
momento di racconto della vita che vale sempre la pena di essere vissuta
pienamente.
Ho una profonda
gratitudine per poter avere diverse occasioni dove la riflessione permette di cogliere
i nodi essenziali di una esistenza felice. Perché di questo si tratta, la
ricerca della felicità, che esiste ed è per certi versi a portata di mano: è
dove si trovano le risposte di senso legate all’alterità. Quello che poi in
termini semplici chiamiamo amicizia.
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