Blade Runner Novembre 2019
In questi giorni, a novembre del 2019 è ambientato Blade Runner il film cult del 1982 che ha cambiato la rappresentazione della fantascienza, che ci ha fatto riflettere sulle questioni esistenziali attraverso lo sguardo dei "replicanti", esseri non umani fabbricati industrialmente ma "più umani degli umani" come recitava lo slogan della Tyrrel Corporation che li costruiva.
Soprattutto non voleva il commento (voiceover fuori campo) di Deckart, il protagonista, che accompagna con annotazioni e considerazioni varie, tutto il film: glielo aveva imposto la produzione perché altrimenti "non si capiva cosa stesse succedendo" e si dice che "svogliatamente" Harrison Ford l'avesse registrato proprio perché bisognava farlo! Invece queste considerazioni intime e colloquiali, improvvisate, scanzonate e apparentemente raffazzonate, sono il legante di classe che completa il gioiello.
Come nella scena della morte di Roy Betty, il replicante che ha lottato con Deckert cercando di ammazzarlo in tutti i modi ma che alla fine gli salva la vita, c'è un passaggio efficacissimo nel commento off di Deckard:
I don't know why he saved my life.
Maybe in those last moments, he loved life more than he ever had before.
Not just his life. Anybody's life. My life.
All he'd wanted were the same answers the rest of us want.
Where do I come from?
Where am I going?
How long have I got?
All I could do was sit there and watch him die.
(Non so perché mi ha salvato la vita. Forse in quei momenti ultimi, amava la vita più di quanto l'avesse mai amata prima. Non solo la sua vita. La vita di chiunque. La mia vita. Quello che aveva voluto erano le stesse risposte che vogliamo tutti noi. Da dove vengo? Dove vado? Per quanto ne ho ancora? Quello che ho potuto fare è stato ster lì seduto a guardarlo morire.)
sullo sfondo della sequenza di un volo in elicottero sulle montagne (dove finalmente c'è il sole dopo tutto il film di notte con la pioggia), presa "in prestito" dal materiale girato da Stanley Kubrick nel 1980 per Shining. Per chi adora Kubrick è un cammeo, ma per Ridley Scott era una sequenza da eliminare appena è stato possibile.
Roy Batty, il replicante morente dice a Deckard "I've seen things you people wouldn't believe. Attack ships on fire off the shoulder of Orion. I watched C-beams glitter in the dark near the Tannhäuser Gate. All those moments will be lost in time, like tears in rain." (Ho visto cose che voi non potreste credere. Navi in fiamme alle spalle di Orione. Ho visto i raggi C scintillare nel buio vicino alla Porta di Tannhäuser. Tutti questi momenti saranno persi nel tempo, come lacrime nella pioggia.)
E in fine aggiunge "time to die"(è tempo di morire), poi sorride, ripiega la testa e lascia andare una colomba che vola via, per un'istante in uno squarcio di cielo quasi azzurro nonostante la pioggia e l'atmosfera notturna.
Il sorriso in primo piano è netto ed è l'ultimo gesto prima di morire.
E in fine aggiunge "time to die"(è tempo di morire), poi sorride, ripiega la testa e lascia andare una colomba che vola via, per un'istante in uno squarcio di cielo quasi azzurro nonostante la pioggia e l'atmosfera notturna.
Il sorriso in primo piano è netto ed è l'ultimo gesto prima di morire.
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