sabato 30 settembre 2017

Uomo Albero in 3D

Ho modellato un Uomo Albero virtuale

Tra i desideri, se non proprio un sogno ma quasi, da anni volevo imparare a disegnare in 3D, cioè modellizzare con un computer oggetti che, una volta realizzati esistono nello spazio virtuale e possono essere guardati da qualunque angolazione, facendoli girare o girandoci intorno. Si possono fotografare o filmare creando delle animazioni, come se esistesse davvero l'oggetto tridimensionale che si è disegnato/scolpito virtualmente. Ma quando lavoravo, a ritmi piuttosto elevati, il tempo non l'ho mai avuto. Mi limitavo a seguire quello che realizzavano alcuni dei miei figli, Basilio e Gioacchino, che si sono avventurati in quell'universo creativo e hanno realizzato gli sfondi per diverse serie video virtuali di Caritas Ticino nel corso degli anni.
Ma poi a gennaio, da pensionato, ho finalmente rispolverato questo desiderio da finalizzare a una nuova serie video che uscirà tra breve su youtube e sul canale viacavo Teleticino, a cui è dedicata la copertina della rivista di Caritas Ticino appena uscita.

http://www.caritas-ticino.ch/media/rivista/archivio/riv_1703/Rivista_completa_R3_2017.pdf

Alla nuova serie video con lo psichiatra e psicoanalista Graziano Martignoni, sono dedicate alcune pagine della rivista. E Martignoni racconta cosa ha voluto fare in questo percorso chiamato "Alleati nel giardino della cura"
http://www.caritas-ticino.ch/media/rivista/archivio/riv_1703/Noris_Martignoni_alleati.pdf

E nelle due pagine successive Chiara Pirovano, storica dell'arte, dà una panoramica del complesso universo che Bosh ci ha lasciato col suo capolavoro "Il giardino delle delizie"
http://www.caritas-ticino.ch/media/rivista/archivio/riv_1703/Pirovano_Chiara_giardinodelizie.pdf

Ma torniamo indietro all'inizio di quest'anno per raccontare passo per passo cosa ho fatto per arrivare agli sfondi che accompagneranno le 26 puntate della rubrica "Alleati nel Giardino della cura".
Per alcuni mesi ho seguito e incrociato molte lezioni trovate online sul software Zeta Brush, un programma che permette di scolpire nello spazio virtuale, avendo l'impressione di modellare veramente le masse di materiale che man mano si prendono, si ricombinano e si deformano. Per un pò ho realizzato forme senza un obiettivo finale, solo per esercitarmi, cercando di capire la tecnica e tutte le infinite variazioni da scoprire in miriadi di menu e in un numero smisurato di procedure. Per un bel po' ho creduto di non farcela a gestire questo programma piegandolo a un 'idea che avevo da tempo riguardo all'ambientazione della nuova serie video di Caritas Ticino, l'uomo albero del Giardino delle delizie di Jheronimus Bosch.


Piano piano a furia di provare e riprovare, con la caparbietà o la testardaggine che si spolvera quando si vuole assolutamente realizzare qualcosa, riuscivo finalmente a modificare le forme e a trattarle secondo quanto mi raccontavano i vari esperti insegnanti online o secondo quanto mi veniva in mente.
E un bel giorno ho deciso di smettere di seguire i corsi base di Zeta Brush e di cercare, anche se molto lentamente, di realizzare il mio Uomo Albero, The Tree Man. Mi sembrava una sfida impari, complicatissima e ho avuto più volte il sospetto che non ce l'avrei mai fatta a realizzare qualcosa di decente. Allora ho suddiviso le tappe per cui step by step andavo avanti con piccoli traguardi, l'uovo del corpo centrale, tagliarlo e romperlo, poi una prima rudimentale gamba studiata in diverse parti, collegate a gruppi solo quando mi sembrava di aver fatto quello che avevo in testa come immagine.

Poi ho modellato la seconda gamba, quella dietro a sinistra, inventando quelle parti che il quadro di Bosch non mostra. Avevo intanto comperato una scultura di plastica dell'uomo albero che ho scoperto avere diversi errori, che ho corretto spostando i personaggi e la zampogna che erano posizionati scorrettamente. Ho passato ore a trafficare, guardare e rivoltare quel modello di plastica cercando di tradurlo nella mia testa in una visione 3D che mi aiutasse nella trasposizione virtuale. 

E sicuramente questo tempo passato con questo oggetto "reale" mi ha facilitato. E quando la modellizzazione si avviava verso le ultime fasi ho utilizzato la capacità di riflettere del materiale metallico che avevo adottato. Ho fatto riflettere la parte alta del lato sinistro del trittico di Bosch, il giardino dell'Eden perché la serie video che stavamo preparando sulla "cura" con Graziano Martignoni, ha uno sguardo sulla realtà carico di speranza e volevo che questo trasparisse anche se l'Uomo Albero nel quadro originale é a destra del trittico nella parte dedicata alla dannazione. 

Ora seguirà un gran lavoro di montaggio video, chroma key ecc ecc per il settore video di Caritas Ticino, utilizzando questi sfondi ripresi nelle diverse posizioni corrispondenti agli stessi angoli delle telecamere che in studio su green screen hanno filmato Graziano Martignoni. A me resta invece solo un altro compito da realizzare nel mio paese dei balocchi, il solaio di casa mia, dove ho moltissimi strumenti musicali e diversa elettronica per realizzare la musica che servirà per le sigle di inizio e fine di ogni puntata e magari anche da tappeto sonoro sotto il parlato. Ho alcune idee ma in particolare quella di usare anche una cornamusa visto che il simbolo usato da Bosch per rappresentare la "perdizione" è proprio una specie di cornamusa piazzata sopra al piatto/cappello dell'Uomo Albero. Ne ho una irlandese da studio con la quale forse registrerò qualche scaletta; ma visto che domani andrò a spasso per qualche giorno proprio in Irlanda, chissà che non trovi una Irish Uilleann Bagpipe più sofisticata per registrare la musica di "Alleati nel giardino della cura".
To be continued

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