mercoledì 26 agosto 2020

Dal Sidecar a Giger

Trasformazione grafica predigitale

Cristiano si è appena comprato un glorioso Triumph

e la cosa mi ha suscitato fantastici ricordi degli anni 70, quando con Dani, sposati ma studenti, siamo andati all'università a Parigi a fare Arts plastiques et Cinema, e avevamo un Triumph. Era un sidecar che avevamo assemblato acquistando un Triumph Trophy 650cc dalla polizia del canton Vaud.
Facevamo avanti e indietro per le vacanze semestrali e a Natale, Parigi-Lugano Lugano-Parigi, anche in inverno e persino con la neve. Dani dentro un sacco a pelo, non avevamo le tutine da motociclisti che si vedono oggi, leggeva e dormiva durante questi viaggi interminabili. A quel tempo fare i motociclisti era un'avventura, avevamo la borsa degli attrezzi perché ne succedevano continuamente di tutti i colori. Ci si fermava sul bordo della strada e si aggiustava la moto come se si fosse in officina, a volte con l'aiuto di altri motociclisti che si fermavano a darti una mano. Nei dintorni di Berna una volta ho smontato il motore a bordo strada, l'ho portato via e sono tornato a rimontarlo, riparato, una settimana dopo.  Ecco ad esempio la testimonianza di una riparazione della gomma del carrozzino. Dietro alla foto c'è l'annotazione di Dani: I nostri viaggi, autostrada verso Parigi 1973. 


E il sidecar è diventato un soggetto per un lavoro di grafica per l'università. All'epoca avevo già come idolo H.R. Giger che non aveva ancora fatto Alien (1979) ma aveva già al suo attivo cose meravigliose che guardavo e a cui mi ispiravo.
Così è nata l'idea di fare una trasformazione del sidecar come se implodesse verso il centro dell'immagine. Non c'erano i computer e quindi significava calcolare tutto a mano con sistemi di griglie, di coordinate e di parametri che ho dovuto praticamente inventarmi. E dopo quattro passaggi di trasformazioni successive, prove e disegni a china, ne è venuto fuori una specie di feto gigeriano con la targa sul cranio che ho ridisegnato a puntini. Ecco i quattro disegni definitivi del processo di trasformazione:
Ed ecco la rielaborazione per punti del quarto disegno con evidente somiglianza con i disegni di Giger
Alcuni dettagli di disegni di H.R. Giger dell'epoca

Ed questi sono i disegni preparatori su carta trasparente coi calcoli delle trasformazioni passando da una griglia di quadrati che si trasformano in un cerchio. C'era un particolare rigore nel riportare i punti dal mondo "quadrato" a quello "rotondo" affinché non si trattasse di una trasformazione fantasiosa ma di qualcosa di matematico quindi calcolabile. 

A 50 anni di distanza in un epoca digitale dove facciamo praticamente tutto quello che vogliamo modellizzando in 3D e facendo roteare gli oggetti virtuali che abbiamo creato, beh questi disegni ricordano un altro mondo, quello di prima, dove comunque si facevano cose incredibili. Affascinante.


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