martedì 26 maggio 2020

Una seconda vita per il mio OUD

Restaurare un Oud da rottamare

Desideravo da molto tempo un Oud, un liuto arabo/persiano/egiziano/turco/siriano che suonato da Anouar Brahem, jazzista tunisino, fa sognare. Per 2/300$ si può acquistarne uno online ma è come per le chitarre che conosco meglio, sotto i 1000$ è difficile trovarne una davvero buona. Quindi avrei voluto un Oud da 3000$ ma era una cosa insensata e fuori scala. Un giorno ho visto su ebay un Oud mezzo distrutto col ponte staccato e diverse spaccature nella cassa e mi sono chiesto se non fosse l'occasione per giocare al piccolo liutaio e tentare di avere un Oud suonabile. Ho visto dalle foto che aveva i peg per accordare in legno e non in plastica e mi sembrava un buon segno. Ho fatto un'offerta da 80euro e me lo sono aggiudicato. Quando è arrivato le condizioni generali erano pietose, peggio delle foto del venditore perché probabilmente proviene da una regione con umidità alta ed è stato trasferito in Germania in un clima decisamente più secco, e le spaccature della cassa erano ancora più gravi di quelle in foto che probabilmente risalivano a qualche anno fa. Ecco alcune foto che però non rendono esattamente la gravità dello stato dello strumento al suo arrivo.


Ed eccolo rinato dopo il restauro.

E il suono è piacevole

Ed ecco le varie fasi del restauro.
Vi erano due guai principali da risolvere: il ponte staccato e le spaccature nella cassa oltre al manico scollato ma quest'ultimo non era particolarmente difficile da riincollare. Ho guardato un mucchio di video di liutai che osano scoperchiare violini di inestimabile valore e alla fine mi son detto che forse avrei potuto tentare un vero restauro da liutaio, cosa che non avevo ancora osato fare. La mia liuteria infatti finora era stata piuttosto grossolana, la costruzione del Kyl Kayak che è stata un'impresa molto impegnativa, era comunque piuttosto primitiva, si è trattato di scavare uno strumento in un blocco di legno. Ma la liuteria di una cassa di legno leggero, quella di un liuto, di un violino o di una chitarra con strutture interne complesse è tutt'altra cosa. Le diverse parti incollate adeguatamente costituiscono lo strumento e ne determinano il suono, i margini di manovra sono quindi esigui. 
Ho deciso quindi di staccare il "sound board" cioè la facciata dello strumento dalla cassa, nel caso dell'oud di forma ovale con la cassa composta di listelli di legno. Praticamente scoperchiare lo strumento tagliando con un taglierino centimetro per centimetro il bordo cercando di limitare i danni.

Questo per poter riparare separatamente le spaccature della cassa e incollare adeguatamente il ponte al sound board tenendo conto della trazione enorme delle corde.
Prima mi sono dedicato al sound board incollando tutto quello che si poteva riparare.

 
Ho incollato il ponte principale, cosa relativamente facile con lo strumento smontato.
E il manico alla cassa
E qui è iniziata l'avventura del piccolo liutaio che deve imitare quelli veri per tentare di riparare gigantesche spaccature della cassa ovale fatta di strisce di legno incollate. Ho guardato e riguardato i video su youtube dei liutai che riparano tutto con una maestria che ti illude che sia quasi facile emularli. Non è così ma sono comunque riuscito a fare dei quadratini di legno di rinforzo da incollare sulle spaccature. Non potendoli morsettare ho usato una tecnica che ho visto funzionare: legare il pezzetto di legno con filo di nylon facendolo passare dalla spaccatura e tirandolo all'esterno. E funziona.
E poi mi sono inventato una specie di stucco per riempire le voragini con colla bianca e segatura di legno rimastami dallo scavo nel blocco di mogano con cui ho costruito il Kyl Kayak.
A questo punto prima di rimettere insieme le due parti dello strumento mi sono chiesto come correggere i diversi punti dove la vernice si era rovinata e finalmente ho deciso di non verniciare per niente ma grattare via completamente la lacca lucida facendo riemergere il legno naturale. Una scelta super premiata da un risultato magnifico sia perché il legno naturale è molto bello con sfumature di colore splendide, ma anche perché grattando con taglierino e carta vetrata (ore o forse giorni!) sono scomparsi un mucchio di difetti e segni del tempo.
L'operazione successiva, incollare le due parti, non è stata senza apprensione perché doveva combaciare tutto e una volta incollato c'era poco da correggere. Ho studiato e provato a lungo senza colla, e ho aggiunto una sorta di guida per mantenere la posizione esatta del bordo.
E finalmente ho incollato le due parti, ma non potendo usare morsetti per tenerle unite, vista la forma arrotondata, ho usato nastro adesivo. Successivamente ho visto su youtube un liutaio che aveva fatto la stessa cosa,
Tolto il nastro adesivo ho carteggiato sopratutto i bordi e ho dato due o tre mani di olio paglierino per nutrire il legno.



Ultima tappa: costruire un "Nut" il ponticello alto che ho intagliato provvisoriamente in bamboo sostituito poi, quando l'ho ricevuto, con un nut  di corno di mucca in cui ho fatto i 12 intagli per le corde. 



E dopo due anni mi sono accorto che il manico non era allineato perfettamente, le corde risultavano troppo alte e lo strumento più  difficile da suonare. Ho smontato il manico l'ho allineato e incollato nuovamento con un buon risultato.