sabato 21 maggio 2022

Ho costruito un Dobro

Da un rottame alla chitarra Dobro, Spider Resonator, Round Neck

Avevo alcuni pezzi di una chitarra distrutta che avevo recuperato molti anni fa, non so più dove, ma probabilmente al mercatino di Caritas Ticino. C'era un manico spezzato e una mezza cassa con un vistoso squarcio, solo la parte inferiore senza la tavola armonica. Con questi pezzi e le parti metalliche risonanti e l'elettronica comprati su Aliexpress dalla Cina, mi sono costruito la mia chitarra Dobro che tecnicamente ha uno Spider Resonator e il manico arrotondato, Round Neck.


La chitarra "resofonica", ha diverse varianti e la Dobro è quella con un risonatore a "ragno" costruita dalla Gibson che oggi non l'ha più in catalogo, ma il nome è rimasto. Inventata negli anni venti per poter suonare con strumenti che avevano un volume più elevato (come i fiati) è diventata poi una chitarra usata nel Country, nel Blues e nel Bluegrass.
È poco conosciuta fuori da quell'area , ma una cover di LP dell'era pop l'ha resa famosa anche se poi se ne son viste poche dal vero.
Brothers in arms dei Dire Straits del 1985 che ha venduto 30 milioni di copie:

Ho riscoperto questa chitarra seguendo Justin Johnson, bluesman americano, che ha inventato alcune divertenti slide guitar che mi hanno affascinato è mi sono costruito, come racconto in un altro post della serie "Liutaio per divertimento" "Lutist for fun". 

La situazione iniziale era questa:

C'era la parte inferiore da restaurare ma soprattutto bisognava trovare il modo di riattaccare il manico con la giusta inclinazione e con la necessaria resistenza alla trazione delle corde che è enorme. Ho rinforzato quindi con un pezzo di abete il punto di attacco del manico e con del compensato ho riparato lo squarcio della parte inferiore della cassa.

Ho disegnato la forma della tavola armonica ritagliandolo nel compensato, oltre agli anelli per piazzare il risonatore e il coperchio cromato, che ho ricavato da un coperchio di scatola di bottiglie di vino "Tamburini"!

Ho messo dei quadratini di rinforzo per far aderire meglio la tavola armonica alla cassa e ho incollato gli anelli al coperchio.

Dopo diverse prove di posizione del manico l'ho finalmente incollato aggiungendo una lunga vite dall'interno della cassa.

Ho provato e riprovato la posizione degli anelli e del risonatore col ponticello per arrivare al compromesso accettabile per l'altezza delle corde sul manico. Per questo ho dovuto rialzare il ponticello originale rifacendolo più alto di qualche millimetro.

Avendo rialzato il ponte, il coperchio cromato del risonatore avrebbe toccato le corde e quindi è stata necessaria una modifica con l'aggiunta di un pezzo di pelle grossa e rigida, la stessa che avevo usato per nascondere lo squarcio della cassa.

Ho incollato la tavola armonica alla cassa e ho messo dei tondini di legno fra gli anelli del risonatore e il fondo per trasmettere meglio il suono a tutta la cassa armonica.

Ho posizionato l'elettronica col controllo del volume e del tono e una miscelazione del suono del pickup piezoelettrico sotto al ponte e un microfonino "volante" che capta il suono nella cassa, oltre al porta batteria e prese jack e canon bilanciata.

L'ultima fase è stata quella della verniciatura della tavola armonica, con un colore che ho creato a partire da basi che avevo, miscelandoli. E poi la laccatura con una decina di passaggi di lacca satinata. I primi 5 a pennello intercalati da passaggi di carta vetrata finissima (320) e gli altri con una spugnetta per non avere tracce di pennellate. Alla fine ho incollato il bordino di (forse!) madreperla. Qui è visibile il microfonino volante.

Con la cordiera originale però avrei dovuto montare corde particolarmente lunghe e quindi ho fatto una modifica per accorciare la distanza dall'attacco della corda al capotasto, ispirandomi alle cordiere del violoncello.