giovedì 28 ottobre 2021

Nuova vita allo smartphone

Cellulare schiacciato dalle auto

Il 21 agosto, settantesimo compleanno di Dani, sicuramente per l'agitazione della giornata speciale, qui documentata in un album, ho perso il cellulare nel parcheggio della stazione di Lugano. Me ne sono accorto a casa ed è stato recuperato un'ora dopo ma in condizioni disastrose dovute alle diverse auto che ci sono passate sopra.
Ce l'avevo da tre giorni e mi son detto che forse valeva la pena di tentare la riparazione "casalinga". 
Ipotizzando che probabilmente con un po' di fortuna si era rotto solo il vetro dello schermo e delle telecamere, e non altre parti elettroniche, ho ordinato online in Cina i ricambi per meno di 50$.
Ho cercato tutti i video su youtube con i tutorial per cambiare il vetro e per smontare quel modello e altri simili. Li ho guardati e riguardati. Come sempre l'impressione è che sia fattibile, persino quasi semplice ma la realtà è ben diversa. 
Ti spiegano quante viti siano da togliere e in che ordine disfare il congegno.

Poi si scopre che diverse cose non sono esattamente come le spiegano nei video e bisogna arrangiarsi. Ci sono contatti piccolissimi da staccare cercando di non romperli e parti incollate che nonostante il riscaldamento ad aria calda si staccano con molta difficoltà e non si aprono con un utensile di plastica simile a un plettro da chitarra. Ho trovato invece che una spatola per colori a olio funziona. 
Dopo alcune ore di meticolosa preparazione e realizzazione dello spaccato di quasi tutto il telefono ecco la panoramica prima dell'estrazione del vetro disintegrato.
Il vetro nuovo da montare è quello in mezzo!

L'operazione alla rovascia, il rimontaggio, è stata complicata quanto la precedente ma alla fine eccolo di nuovo funzionante.



sabato 9 ottobre 2021

MEZZO SECOLO ASSIEME

50 anni di matrimonio

Chi ha portato più di diciottomila caffè a letto a sua moglie, con buone probabilità ha vissuto un bel mezzo secolo.
Oggi con Dani festeggiamo i cinquant'anni di matrimonio.

Mezzo secolo sono un'inezia per l'universo e per la storia ma per gli esseri umani che hanno uno spazio di esistenza che non va oltre il doppio, sono un periodo piuttosto importante. Rispetto agli usi e costumi attuali poi il traguardo di matrimonio può sembrare un record di durata. Si dirà che siamo vissuti in un'altra epoca in cui le cose erano molto diverse. Credo invece che nell'alchimia che fa stare assieme le persone sia determinante la ricerca della propria felicità in sintonia con un'altra persona che percorre un cammino parallelo quando si è deciso di costruire in due qualcosa di molto importante.
Dopo mezzo secolo assieme "l'altro" e "l'alterità" sono concetti che si modificano e si rimodellano secondo una sorta di percorso simbiotico che comunque non scombina il dato di base relativo al fatto che siamo entità diverse che si guardano. Ed è proprio questo sguardo sull'altro che determina la qualità della relazione e la sua crescita. L'interesse vivo per l'altro è un indicatore importante che attesta il desiderio di stare assieme perché si ritiene che ne valga veramente la pena, cioè che la propria felicità sia legata strettamente a quella relazione.
I nostri interessi sono diversi, talvolta molto diversi ma è interessante scambiare la visione personale che ciascuno ha su ciò che gli interessa e gli piace. Due esempi. Non ho mai letto libri di Sigrid Undset di cui Dani è un'esperta e conosce tutto quello che lei ha scritto ed è stato pubblicato; siamo stati anche diverse volte in Norvegia sulle tracce di questo personaggio di cui apprezzo molto la lettura e l'interpretazione che ne fa Dani.

E analogamente credo che Dani, pur non avendo interesse per la musica e men che meno quella strana che io ascolto spesso, sia comunque interessata ai racconti che le faccio su musicisti e strumenti strani di cui sono appassionato e che a volte mi costruisco.


Facciamo molte cose assieme e da quando siamo in pensione è ancora meglio perché possiamo stare assieme tutto il giorno. 


Credo di aver avuto un dono particolare nel aver potuto vivere questo mezzo secolo così, con Dani e con la nostra famiglia che è cresciuta negli anni e ho una profonda gratitudine nei suoi confronti. Ho cercato di esprimere qualche pensiero in questo senso che ho scritto su una foglia gigante seccata. Si tratta di una foglia di Colocasia detta anche Orecchia di Elefante (Elephant Ear) che ho fatto seccare per due settimane pressandola e stirandola. Poi mi sono costruito alcuni accessori per poter scriverci sopra con colori acrilici che hanno anche loro cinquant'anni, infatti li avevamo ricevuti a Parigi dalla ditta Lefranc & Bourjois per la quale, da studenti in arts plastiques et cinema, avevamo fatto dei lavori in cartapesta ed eravamo stati pagati con colori.

È una giornata molto speciale in cui abbiamo riservato un momento di raccoglimento nel monastero di Cademario che frequentiamo abitualmente la domenica.
Abbiamo pregato l'ora Sesta con le suore che alla fine prima di andarsene si sono girate verso di noi sorridendo e una di loro ci ha portato un regalo. Un bel momento commovente di comunicazione non verbale e di condivisione della nostra gioia e della nostra storia attraverso la grata della clausura.