venerdì 13 novembre 2020

Kushtar a 4 corde trasformato in Kushtar a 11 corde

La rinascita del mio Kushtar a 11 corde

 Qualche anno fa ho scoperto gli strumenti a corde e arco degli Uyghurs dello Xinjiang (Cina). Ho potuto comperare un Satar, 140 cm, che ha una corda principale da suonare e 12 corde simpatiche che risuonano senza toccarle. È uno strumento magnifico proprio per la straordinaria risonanza delle corde simpatiche che creano un suono unico. Partendo dal Satar ho scoperto l'esistenza del Kushtar, decisamente più piccolo, dimensioni da violino, con le 3 corde come il violino o il Kemanche persiano, ma con 7 corde simpatiche che entrano in risonanza. Una illustrazione in particolare mi ha affascinato, al centro in mezzo a tanti musicisti un suonatore di Satar e alla destra uno di Kushtar.

Ma un Kushtar a 11 corde è praticamente introvabile. Con solo le 4 corde principali invece se ne trovano, ma io volevo quello con le corde simpatiche perché sapevo quanto sia grande la differenza di suono. E poi ho supposto che in origine il Kushtar sia nato a 11 corde, almeno credo. Ho intrattenuto per un anno corrispondenza con un venditore dello Xinjiang ma non c'è stato nulla da fare. Le informazioni su questo strumento fra l'altro sono pochissime e così pure le registrazioni del suono.
Alla fine mi son detto che avrei potuto tentare di trasformare un Kushtar con 4 corde in uno a 11, anche se l'impresa era tuttaltro che evidente dovendosi basare solo su qualche foto.
Ho comperato su ebay dalla Germania un Kushtar a 4 corde pagandolo 350 euro, forse un po' caro ma non ho trovato nulla di più a buon mercato. E l'ho trasformato in un Kushtar a 11 corde. 
Video
Ed ecco le varie fasi della trasformazione.
Per prima cosa ho smontato tutto quello che si poteva e per due giorni ho grattato quella lacca lucida, orrenda, che spesso mettono in quantità sugli strumenti a corde di questo tipo. Ho così cancellato una miriade di brutti pallini disegnati dappertutto, lasciando emergere meglio le strisce intarsiate di decorazioni nero/bianche, forse di madreperla.
Avevo fatto dei disegni partendo dalle foto per poter calcolare le giuste dimensioni delle parti nuove tenendo conto del fatto che probabilmente il mio Kushtar è più piccolo di quelli di cui ho trovato immagini. Infatti sulla lunghezza del nuovo manico non si sarebbero potuti montare i 7 peg per accordare avendo sufficiente spazio per girarli. Ho quindi trovato la soluzione di alternare la posizione e la lunghezza dei peg.
E finalmente mi sono lanciato nella costruzione della metà manico che ha richiesto molta cura nell'adattare la forma in modo che combaciasse con il manico originale. Ho utilizzato del mogano che mi è rimasto dalla costruzione del Kyl Kyak.
Con alcuni utensili da liutaio, anche se da Aliexpress, ho scavato la sede conica dei peg.
Ho utilizzato dei chiodini dorati per le corde simpatiche e ho montato il mezzomanico: adesso il Kushtar assomiglia proprio ad una delle illustrazioni di riferimento.
Ho costruito e fissato l'attacco delle 7 corde simpatiche e messo dei regolatori della tensione fine.
E alla fine il problema più complicato è stato il ponte perché deve tenere sia le 4 corde principali sia le 7 simpatiche permettendo però di inclinare l'archetto sulla prima corda senza toccare le simpatiche più in basso. Insomma una sorta di scommessa. Credevo di non riuscire a far funzionare un unico ponte e ho provato a separare in due ponti le corde principali e le simpatiche ma non mi piaceva affatto anche perché la risonanza diminuisce. 
Alla fine dopo molti disegni, varianti di distanze e inclinazioni ho trovato un compromesso che mi sembra funzionare. Ecco il ponticello in bambu che ho costruito.
Adesso il mio Kushtar ha 11 corde e suona bene. La differenza di suono si sente con armonici e risonanze che con solo 4 corde non c'erano. Test video